Dalla novità delle collezioni alla forza del team, Skema si conferma punto di riferimento per le superfici calde

Cinque giorni intensi, un flusso continuo di visitatori italiani e stranieri, professionisti arrivati da tutta Europa e non solo: la presenza di Skema a Cersaie 2025 si è trasformata in un vero e proprio punto di riferimento per architetti, progettisti e contractor alla ricerca di soluzioni innovative e coordinate.

Lo stand, concepito non come un’architettura effimera ma come un sistema replicabile anche in showroom e punti vendita, ha saputo attrarre un pubblico variegato, incuriosito dalla chiarezza espositiva, dalle novità di prodotto e dalla possibilità di sperimentare dal vivo il metodo Skema pavimento–parete–soffitto. La nuova collezione Villa in rovere e i pannelli Mikro hanno rappresentato i due poli d’innovazione più apprezzati, dando concretezza a un’idea di spazio capace di unire estetica, comfort e funzionalità.

Il successo è stato anche, e soprattutto, un successo di squadra. Lo sottolinea con forza Nicola De Menis, CEO e Chairman di Skema: «Quello che fa la differenza è il team, è l’energia che i miei collaboratori sanno mettere in campo. Al Cersaie abbiamo avuto l’occasione di mostrare non solo i nostri prodotti, ma soprattutto la nostra capacità di relazione e di ascolto. Credo che la vera forza commerciale di Skema non risieda solo nella qualità, che dopo 33 anni è ormai riconosciuta, ma nella gentilezza, nei modi di accogliere, nel mettere le persone al centro del progetto. È questa la dimensione che rende unico il nostro approccio.»
Una fiera che, seppur storicamente legata alla ceramica, ha confermato la propria apertura a materiali e sistemi più ampi, capaci di includere le superfici calde. Come osserva Daniele Ferraiuolo, Direttore Commerciale: «Cersaie non è più solo la fiera del gres e della ceramica, ma un palcoscenico internazionale che parla a chi immagina e progetta spazi a 360 gradi. Per Skema rappresenta un’occasione unica per mostrare pavimenti, pareti e soffitti come un sistema integrato, ma anche per incontrare clienti e potenziali partner che provengono da mercati diversi. Quest’anno abbiamo percepito un’attenzione particolare verso la nostra capacità di offrire superfici calde e acusticamente efficienti: un messaggio che, grazie a questa vetrina, ha trovato un pubblico ampio e ricettivo.»


La dimensione internazionale è stata infatti centrale. Paolo Zulian, Export Manager, racconta: «Abbiamo accolto numerosi visitatori provenienti da Francia, Spagna, Portogallo e da molti altri Paesi. Non si sono limitati ad apprezzare i nostri prodotti, ma hanno riconosciuto anche il valore dei servizi che Skema è in grado di garantire, dal supporto tecnico alla consulenza di progetto. Questo mix tra qualità dei materiali e solidità organizzativa ci permette di presentarci sui mercati esteri come partner affidabili, capaci di dare continuità e risposte concrete.»
Al cuore dell’esperienza è rimasto lo stand, concepito come piattaforma espositiva e relazionale. Paolo Pampanoni, Art Director, spiega: «Lo stand non è un gesto autocelebrativo, ma uno spaccato dell’identità di Skema. Abbiamo voluto creare uno spazio chiaro e fruibile, capace di unire l’esposizione delle collezioni alla possibilità di dialogare direttamente con i visitatori. L’allestimento non è stato pensato come esercizio formale, ma come strumento dinamico per raccontare l’azienda e favorire lo scambio. Ogni superficie, ogni dettaglio era studiato per trasformare il prodotto in esperienza, così che l’ospite potesse entrare in contatto immediato con la nostra realtà.»
A chiudere il cerchio è la voce di Sonia Venaruzzo, Chief Strategy Officer, che amplia la prospettiva: «Partecipare al Cersaie significa non solo presentare le nostre superfici a un pubblico internazionale, ma riaffermare il nostro ruolo nell’anticipare le tendenze dell’abitare e del design. La fiera ci ha permesso di mostrare come le nostre collezioni sappiano interpretare i bisogni del vivere contemporaneo e, al tempo stesso, ribadire il nostro impegno verso la sostenibilità. Il valore più grande resta però l’incontro: lo stand è stato un crocevia di relazioni, dove ogni conversazione ha aggiunto un tassello a un percorso che continuerà oltre la fiera».

La chiusura di Cersaie 2025 conferma quindi Skema come riferimento internazionale per le superfici calde e coordinate. Uno spazio di confronto, un laboratorio aperto che ha saputo integrare innovazione e relazione, consolidando un percorso che da oltre trent’anni mette al centro le superfici da vivere.