Uno stand progettato come strumento di lavoro, tra novità di prodotto e un linguaggio espositivo destinato a durare

Dal 22 al 26 settembre, Bologna torna ad essere la capitale internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno con Cersaie 2025. In questo contesto, Skema sceglie di presentarsi con un approccio radicale: il suo stand non è un semplice contenitore, ma uno strumento di lettura che rende chiaro e immediato il dialogo tra pavimento, parete e soffitto. Nessuna scenografia effimera, nessuna spettacolarità autoreferenziale: ciò che conta è la chiarezza, l’ordine e la possibilità di replicare un metodo che diventa linguaggio condiviso.
Dal 1992, Skema lavora sulle superfici con una convinzione precisa: la superficie non è una finitura, ma parte integrante del progetto. È da questa visione che nasce il claim “Superfici da vivere”, un invito rivolto a progettisti e designer a immaginare lo spazio come un organismo unitario, dove tatto, luce e suono si intrecciano in un sistema coerente. Pavimento, parete e soffitto non sono episodi isolati, ma capitoli di un unico racconto.
In fiera, questa regia prende forma in uno stand che porta in scena l’intero ecosistema Skema, dalle superfici indoor fino ai sistemi fonoassorbenti. L’offerta si articola in un percorso esperienziale che consente di verificare con immediatezza la coerenza visiva e funzionale tra materiali e applicazioni, riducendo frammentazioni e accelerando le scelte progettuali.

Protagoniste di quest’edizione sono le novità Villa e Mikro. Villa è la nuova collezione in rovere che restituisce al legno il suo ruolo più autentico: dare misura e ritmo agli spazi. Le doghe, i moduli e le pose a spina diventano strumenti compositivi che permettono di costruire gerarchie visive e continuità percettive, con finiture naturali capaci di dialogare con rivestimenti verticali e soffitti acustici. Mikro, invece, introduce pannelli e doghe microforate che affrontano il tema dell’acustica con una soluzione che garantisce alte prestazioni senza intaccare la leggibilità delle venature lignee. L’acustica lavora in sottofondo, ma il legno rimane protagonista, preservando l’identità materica dello spazio.
Il layout dello stand segue lo stesso principio di coerenza. L’ingresso orienta il visitatore, la zona centrale organizza i prodotti in sequenze leggibili, mentre gli spazi dedicati all’incontro diventano occasione per sperimentare concretamente l’efficacia dei sistemi fonoassorbenti, trasformando la conversazione in esperienza. La struttura a graticcio, stabilizzata da pannelli espositivi, trasforma gli elementi tecnici in superfici attive, in cui la materia non è cornice ma strumento progettuale.
Per architetti, designer e contractor, Skema porta a Cersaie non solo collezioni e novità, ma soprattutto un metodo. Un invito a immaginare spazi dove estetica, funzione e comfort si intrecciano, dando vita a superfici da vivere davvero.
Scopri le “Superfici da vivere” di Skema
al Cersaie 2025
Pad. 31 · Stand A13-B14
